FORMAZIONE

PERCORSO DI FORMAZIONE
SULL’ARTE COMICA
PEM Habitat Teatrali propone un percorso di formazione sul teatro comico curato e condotto da Rita Pelusio con la collaborazione di Domenico Ferrari e Franca Pampaloni.
Un percorso che propone l’esperienza ventennale dell’attrice e regista e dei suoi collaboratori.
Il percorso formativo è composto da quattro moduli che permettono un’indagine che attraversa le diverse forme espressive dell’individualità comica , dalla creazione del personaggio alla scrittura.
I moduli rappresentano un percorso organico ma possono essere fruiti anche singolarmente, avendo ognuno una propria specificità formativa.


L’ UMANITA’ COMICA
condotto da Rita Pelusio
La comicità nasce dall’imperfezione, dal difetto, dalla fragilità umana. Saper ironizzare su se stessi è il punto di partenza e di arrivo dell’ atto creativo.
Il lavoro si incentra sulla creazione e sullo sviluppo del personaggio comico, visto come motore della dinamica fisica e della scrittura teatrale.
Il personaggio infatti è una trasposizione scenica che ci permette di essere autentici e di trovare una verità emotiva che rende la comicità viva e concreta.
Credo che questo sia il privilegio della forma comica, questa è la sua libertà e la sua forza.
Questo laboratorio accompagna l’attrice e l’attore in un’indagine attraverso il gioco sulla propria natura.
In scena si è persone o personaggi?
PERSONA dal greco prosopon indica sia il volto dell’individuo ma anche il personaggio che interpreta.
Nella parola stessa c’è la grande contraddizione. E questa è la chiave da cui iniziare a scoprire la propria comicità.
FASI DEL LABORATORIO:
Conoscenza del gruppo, Costruzione del proprio personaggio, Relazioni fra i personaggi (gli schemi comici, le emozioni, gli incontri, le gerarchie), Improvvisazioni a tema, Il personaggio e il mondo, Il mondo del personaggio, Conclusione e restituzione finale del proprio lavoro (breve numero o monologo)

BESTIARIO COMICO
condotto da Rita Pelusio e Domenico Ferrari
L’uomo è l’unico animale che arrosisce o che ne abbia bisogno
M.Twain
L’osservazione di un animale sulla quale costruire il personaggio è una tappa fondamentale dello studio di Jacques Lecoq.
La scelta dell’Animale ci racconta moltissimo.
Dal nostro Animale possiamo avere spunti fisici e di linguaggio, ma, cosa più importante, potremo sviluppare un punto di vista originale e inedito rispetto alla realtà in cui siamo calati.
L’animale è simbolicamente ciò che sta fuori dalle convenzioni umane, ciò che gli umani ritengono inferiore, sgradevole, da allontanare, e proprio per questo ci permette di avere uno sguardo differente sulla realtà.
Risponde alla nostra esigenza di raccontare con ironia il fenomeno umano mettendo a nudo le sue caratteristiche.
Arriveremo a costruire assieme un piccolo Bestiario da cui ogni partecipante potrà trarre spunti per il proprio lavoro.
FASI DEL LABORATORIO:
Conoscenza del gruppo, Studio e osservazione della fisicità, Verosimiglianza e similitudine naturale, Il proprio animale e l’evoluzione al comico, Il linguaggio…i versi…, Il gruppo, Il pensiero, L’osservazione dell’altro, La gabbia, La scrittura e il discorso

IL COMICO MUSICALE
condotto da Rita Pelusio e
Franca Pampaloni
Ci sono due regole d’oro per un’orchestra: iniziare insieme e finire insieme. Al pubblico non interessa un accidente di cosa succede nel frattempo.
Così diceva T. Beecham rispondendo a chi lo interrogava sul suo lavoro di direttore.
La comicità musicale è un linguaggio sperimentato da molti anni ma solo ultimamente inizia a trovare un riconoscimento.
Come si fa a costruire un ensemble comico? Quale repertorio? Quale composizione e quali elementi?
Può uno strumento suscitare il riso?
Gli strumenti diventano parte del proprio corpo, il suono la propria voce.
La musica sostituisce la parola ed è universale.
In inglese suonare si dice play come giocare, e il lavoro sul comico musicale scaturisce proprio dal gioco tra il musicista e il suo strumento.
La tecnica è messa a servizio del personaggio, la dinamica, il tempo, la ripetizione, il mood e tutti gli elementi della musica compongono la partitura comica diventando una scrittura teatrale, una drammaturgia.
“L’inizio” e “La Fine” citati da Beecham diventano per noi due quinte teatrali dalle quali entrano ed escono i tutti i mondi possibili che la musica ci concede.
FASI DEL LABORATORIO:
Conoscenza del gruppo, Io e il mio strumento, Il repertorio, L’ensamble, Schemi comici musicali e le dinamiche, Il pretesto scenico, Armonia e disarmonia, L’incidente musicale, Il solo, Il concerto

LA DRAMMATURGIA COMICA
condotto da Rita Pelusio e Domenico Ferrari
Si dice spesso che far ridere sia più difficile che far piangere. Ed è assolutamente vero.
Il fatto è che nella comicità vi è tutto, non solo la risata: c’è l’emozione, il sentimento, la malinconia, la nostalgia, la rabbia, la critica sociale…
Come scriveva Bacthin, “il riso è davvero universale, come la serietà”.
É un modo per portare l’alto in basso e il basso in alto. Per rovesciare la nostra visione delle cose e scoprire verità inconfessabili.
La scrittura comica è perciò l’esercizio più difficile in teatro che non può prescindere dal rapporto col corpo dell’attore e con l’esercizio del palcoscenico.
Nell’ideare un monologo o un dialogo comico partiremo sempre dallo studio del personaggio, dai suoi tic, dalla sua voce scenica.
Da questo passeremo ad analizzare quali sono le sue istanze drammaturgiche: cosa vuole dire? e perché?
Alla fine ogni partecipante arriverà a comporre un breve elaborato che potrà eventualmente essere rappresentato o letto al termine del laboratorio.
Il lavoro è pensato per essere svolto in presenza, ma può adattarsi alla modalità on line.
Il modulo è un ideale proseguimento dei primi due moduli (Personaggio comico, Animale comico) ma può essere svolto anche autonomamente.